C’è un uomo
nella valigia
alla stazione.
Chiede di uscire
allo scoperto
nessuno lo ascolta.
Il treno sta per partire.
La sua amata
lo cerca con gli occhi
fatti di lacrime.
Il ciuf ciuf è fragoroso.
Il capostazione
fa un gesto frettoloso
con la mano.
I fazzoletti bianchi
sventolano
come bandiere.
L’uomo nella valigia
si chiede il perché
di tutto questo.
Ha smesso
di prendere a pugni
la sua valigia.
Sa che gli rimane
solo quella
adesso.
L’orologio della stazione
fa tic tac
e passano le ore
passano gli anni
passa una donna
che prende la valigia
invecchiata
e graffiata ovunque.
La stringe con cura
al seno
cercando di amarla.
Ma l’uomo nella valigia
adesso non sente
più niente.
C’è stato
troppo rumore
nella stazione.
C’è stato
troppo silenzio
nella valigia.